LE MIGLIORI FRASI

QUI VERRANNO INSERITE LE MIGLIORI FRASI DEI LIBRI DI STEPHEN E BACHMAN. CHIUNQUE VUOLE PUO' SEGNALARMELI. BASTA INDICARE IL LIBRO LA PAGINE E PROVVEDO AD INSERIRLE.


JOYLAND: citazioni segnalate da FRADA:
Queste sono le mie citazioni preferite di Joyland (tratte dalla prima edizione):

- Io non credo che si possa mai superare del tutto la ferita inferta dal primo amore, e che essa non smetta mai di bruciare. Una parte di me vuole ancora sapere che cosa avessi di sbagliato. Che cosa mi mancasse. [p.7]

- Da ventunenne, la vita è come una cartina stradale. Solo quando arrivi ai venticinque o giù di lì, cominci a sospettare di averla guardata capovolta, per poi esserne certo intorno ai quaranta. Arrivato ai sessanta, fidatevi, capisci di esserti perso nella giungla. [p.21]

- Quando c'è in ballo il passato, tutti diventiamo romanzieri. [p.41]

- «Forse suo padre cambierà», affermò la signora Shoplaw, «anche se ne dubito. I giovani crescono, mentre gli anziani invecchiano e basta, sempre più convinti di essere dalla parte della ragione». [p.200]


LA ZONA MORTA:

- Bene, tutti facciamo quel che possiamo e dobbiamo accontentarci... e se non ci basta, dobbiamo rassegnarci. [ultima pagina]

2 commenti:

  1. Queste sono le mie citazioni preferite di Joyland (tratte dalla prima edizione):

    - Io non credo che si possa mai superare del tutto la ferita inferta dal primo amore, e che essa non smetta mai di bruciare. Una parte di me vuole ancora sapere che cosa avessi di sbagliato. Che cosa mi mancasse. [p.7]

    - Da ventunenne, la vita è come una cartina stradale. Solo quando arrivi ai venticinque o giù di lì, cominci a sospettare di averla guardata capovolta, per poi esserne certo intorno ai quaranta. Arrivato ai sessanta, fidatevi, capisci di esserti perso nella giungla. [p.21]

    - Quando c'è in ballo il passato, tutti diventiamo romanzieri. [p.41]

    - «Forse suo padre cambierà», affermò la signora Shoplaw, «anche se ne dubito. I giovani crescono, mentre gli anziani invecchiano e basta, sempre più convinti di essere dalla parte della ragione». [p.200]

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